I FIGLI DELLA LUPA

"I bimbi sono la promessa della nostra stirpe,
l'amore della nostra giornata,
il segno infallibile della nostra fede."
Mussolini

I ricordi di Fernando Ferretti

Io ricordo solo di essere stato "figlio della lupa". Possedevo una divisa, indossando la quale ho fatto la prima comunione, a sei anni, insieme a tutti gli altri bambini del paese (Verzuolo, provincia di Cuneo). Questo dimostra come il regime avesse ben unito la nazione in tutte le sue componenti, Chiesa compresa: andare in chiesa in uniforme era la cosa più naturale. Probabilmente io ero più emozionato di essere vestito da figlio della lupa che di fare la prima comunione.

Questo concetto dell'unità convinta della nazione mi è confermato da un altro "vivido" ricordo: all'asilo la suora ci spiegò, il giorno dell'anniversario, la marcia su Roma. Lo fece così bene e con tale entusiasmo che rivelava certamente un'adesione totale. Le motivazioni addotte (disordini, scioperi, pericolo comunista, ecc.) sono le stesse che poi studiammo sui libri.


Le cartoline dirette a Mussolini erano molto frequenti.
Una indirizzata "Al Duce del Futurismo Roma" venne recapitata per errore a Mussolini
anziche' a Marinetti.





La Befana Fascista fu un cavallo di battaglia della propaganda.
Suo fulcro fu l'immagine di Mussolini.



Un inno fascista diceva:
"Dio ti manda all'Italia
come manda la luce
Duce! Duce! Duce!"


Il ritratto di Mussolini faceva parte dell'arredo domestico
nelle case benestanti e nelle case piu' modeste.


Mussolini in visita in una scuola romana.







I problemi traumatici che i "Figli della Lupa" si sono trovati a risolvere nel passaggio dal
"Regio Esercito" all'"Esercito della Repubblica Italiana":

Parlamento e Forze Armate:
Assemblea Costituente 2 giugno 1946
"Prima Legislatura" (1948-53)
tempo di ostruzionismi

Home Page