Mariano d'Ayala
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Direttore della Rivista Militare nel 1859
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Studiò all'accademia militare di Napoli uscendone nel 1828 con il grado di alfiere. Dapprima fu ligio ai Borboni e, distintosi per le proprie qualità e doti, fu chiamato ad insegnare al collegio della Nunziatella di Napoli. Fu però oggetto di sospetti, in particolare per le sue idee liberali che gli costarono dapprima l'allontanamento dall'insegnamento (1843), poi l'arresto con l'accusa di complotto contro lo stato borbonico (nel 1844 e nel 1847). Nel 1848 il governo costituzionale di Carlo Troya lo nominò intendente dell'Abruzzo Ultra, la provincia dell'Aquila. Dopo il colpo di mano di Ferdinando II del 15 maggio 1848, con cui venne sciolto il parlamento democratico e sostituito il ministero Troya con uno reazionario, si rifugiò in Toscana.
A Firenze partecipò al governo del Ministero Guerrazzi del 1848 con l'incarico di ministro della guerra, carica che però abbandonò presto non condividendo gli ideali d'azione di Guerrazzi.
Fu a Torino dal 1852 al 1860 e di seguito a Napoli dove assunse il comando della Guarda Nazionale. Il 15 maggio 1876 fu nominato senatore del Regno.
Morì a Napoli ove il suo corpo giace imbalsamato e visibile in una cappella al cimitero di Poggioreale nel Recinto degli uomini illustri.