Gli anni dorati 1923 - 1936:
i collegamenti per le isole, aviazione civile, l'Ala Littoria.

Tratto da: http://www.dodecaneso.org

L'Ala Littoria fu la prima aerolinea di proprietà statale voluta dal regime fascista per motivi di prestigio. Fu creata nell'agosto del 1934 dall'incorporazione delle  tre aerolinee private SAM, SIANA, SISA. Al momento della fondazione la flotta delle tre precedenti aerolinee era costituta da una miscellanea di velivoli come gli Junker G 24 ed F 13, gli idrovolanti Dornier Wal, gli italiani S 55, ed olandesi Fokker F 7b. Furono successivamente impiegati velivoli da bombardamento riconvertiti ad uso civile come l'S 73. 



Collezione Björn Larsson - David Zekria


Orario della linea aerea che collegava Trieste - Roma (idroscalo di Ostia) - Brindisi - Atene - Rodi - Haifa, orario valido sino al marzo 1938. 



Il Savoia Marchetti S 74 era un quadrimotore ad ala alta che poteva trasportare 24 passeggeri, fu impiegato sulla rotta Roma - Parigi. 



il 15 luglio 1934, Idrovolanti Dornier in volo da Rodi a Leros, sino all'apertura dell'aeroporto di Maritsa i collegamenti aerei con l'Italia furono operati dall'Ala Littoria con questi velivoli



Un velivolo SM 81 dell'Ala Littoria durante il rifornimento presso l'aerostazione civile di Maritsa. Si distingue sullo sfondo l'hangar con la scritta "traffico aero civile", in realtà questa parte dell'aeroporto (lato orientale ai confini col torrente Maritsa, dove la strada attuale compie un'ampia curva) fu la parte originariamente riservata alla Regia Aeronautica V.o Stormo Misto, questo hangar era verniciato a colori mimetici. La scritta Intava sull'autobotte è il marchio dei prodotti d'aviazione della Standard Oil di New Jersey (oggi Exxon Mobil Corporation), in Italia la benzina avio era distribuita dalla SIAP ora Esso Italiana.



Il primo e unico 505 (MM. 278, I-ZAPP) volò per la prima volta il 10 luglio 1935 ed ebbe una messa a punto particolarmente laboriosa, soprattutto a causa del deludente rendimento dei motori Isotta Fraschini Asso XIR. Fu provato anche in configurazione terrestre, montando per un breve periodo il carrello retrattile del Cant. Z-1011 in luogo dei galleggianti. Ritirato nel maggio 1936 dall’Ala Littoria, fu successivamente assegnato, quale velivolo ad personam, al governatore del Dodecanneso e reimmatricolato I-VACI in onore di Cesare Maria De Vecchi, conte di Val Cismon.




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